L'amore
al tempo
della
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Con contributi di: Luc Boltanski, Michael Burawoy, Annamaria Campanini, Axel Honneth, Paulo Henrique Martins.

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Presentazione di FontemIl dossier contiene una serie di contributi sulla storia di Fontem con tre interventi di Chiara Lubich oltre ad alcune interviste ai protagonisti, curate da Martin Nkafu Nkemnkia, ed alcune brevi presentazioni sulla situazione odierna. I commenti di tipo sociologico ed i testi di collegamento (entrambi in corsivo) sono stati curati da Bennie Callebaut.

Introduzione

Bennie Callebaut
Sociologo, ricercatore in Sociologia delle religioni all'università di Lovanio.

Dal 1966, un popolo africano del Camerun, i Bangwa, conduce insieme al Movimento dei Focolari  un'esperienza assai singolare definita come esperienza di ‘solidarietà'.

La domanda che ci poniamo è: cosa possiamo ricavare, come sociologi, da questa esperienza,  per il tema del nostro congresso sulla fraternità? Per un'analisi sociologica occorrono degli attori, un contesto e una dinamica di interazioni. Il sociologo sarà attento, all'interno di questa dinamica, ad individuare i percorsi di integrazione tra queste realtà, i nodi delle tensioni, i conflitti possibili, visibili o meno visibili, ed i loro eventuali modi di superamento.

Presentiamo quindi gli attori, i momenti scelti della storia di "Fontem", il luogo geografico che ha dato il nome a tutto il dossier, e cerchiamo di effettuare un commento sociologico. Compito, questo, che assumo, passando da membro dei Focolari, coinvolto nell'esperienza, ad osservatore con sguardo distaccato e consapevole inoltre di avere i limiti di uno che si è prevalentemente occupato sinora di ricerca in sociologia delle religioni.

Ricordo solo due elementi da tenere presenti: il sociologo pratica, e ne è cosciente, una scienza limitata, anzi riduttiva. Vorrei con voi  propormi di entrare in punta di piedi in questo dossier. Perché? Si può a proposito citare il commento di uno dei padri fondatori della sociologia, Max Weber, che si espresse in modo sferzante su chi dalle cattedre sperava di fondare una nuova religione. "Finisce solo col fare l'ennesimo gruppo settario", scrisse 1. Era convinto che l'esperienza che riesce a mettere insieme gli uomini, specie se ha una radice religiosa, non viene mai fuori dallo studio o da qualche idea geniale proclamata in un qualche Convegno.

Chi sono gli attori e quale è il contesto?

Siamo nel 1966, in Camerun, in piena foresta equatoriale. L'Africa sub-sahariana sta appena uscendo dal periodo coloniale, con tutte le ferite da esso prodotte Tre sono gli attori principali. Il primo è una tribù, i Bangwa, che vive in valli ritirate e difficilmente raggiungibili. Tale tribù conosce una mortalità infantile talmente alta, che per essa vi è persino la minaccia dell'estinzione. A questo punto, le autorità della tribù chiedono aiuto al vescovo cattolico della regione, un olandese, Julius Peeters.

Il secondo attore è dunque lui e la Chiesa cattolica, missionaria e non, che vive in quegli anni l'intensa stagione del rinnovamento conciliare e che rimette in discussione tanti schemi che avevano plasmato l'azione secolare della Chiesa stessa.

Il terzo attore è il Movimento dei Focolari, un movimento che promuove un approccio alla vita evangelica a partire dal comandamento nuovo di Gesù sull'amore reciproco. Max Weber, il sociologo già citato, a proposito di leaders religiosi che propongono messaggi forti, evidenzia che in loro è riscontrabile ciò che egli chiama una "visione unitaria" della vita. Vedono tutto e tutti a partire da un'esperienza fondante. In Chiara Lubich si trova qualcosa di simile: vede, vive e legge tutto il Vangelo a partire dall'ottica dell'amore fraterno reciproco! Un discorso che non si era soliti sentire nella Chiesa  pre-conciliare. Ma la Chiesa ha appena approvato i Focolari (1962), e questa approvazione accompagna un'importante stagione della diffusione dei Focolari nel mondo intero.

1 M. Weber, Le savant et le politique, PlonPocket, Paris 1987, p. 96.

 

Messaggio

Chiara Lubich

L'amore fraterno stabilisce ovunque rapporti sociali positivi, atti a rendere il consorzio umano più solidale, più giusto, più felice...

-Chiara Lubich

+39-06-945407-201

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