Il nuovo libro di Social-One a cura di: Vera Araújo, Silvia Cataldi, Gennaro Iorio.
Con contributi di: Luc Boltanski, Michael Burawoy, Annamaria Campanini, Axel Honneth, Paulo Henrique Martins.
Vincenzo Masini 60 anni, sociologo, psicologo e psicoterapeuta. Professore presso l’Università di Palermo, Trapani, Roma “La Sapienza”, Università Pontificia Salesiana, LUMSA, SSIS del Lazio e della Toscana, Siena e Perugia. Attualmente direttore della Libera Università del Counseling
Emanuela Mazzoni psicologa e counselor. Professoressa di “Teorie relazionali” presso l’Università di Siena e presso la Libera Università del Counseling. E’ Consulente per il Ministero degli Esteri - Commissione Pari Opportunità e collabora con Azione per Famiglie Nuove per il miglioramento delle relazioni nelle famiglie in attesa di adozione e nel post-adozione.
Abstract
Le ricognizioni sociologiche che sono state effettuate intorno ad una possibile teoria agapica indicano la relazione come sede delle realizzazioni dell’amore.
Tale luogo relazionale può definirsi in relazioni di opposizione che si manifestano in insofferenze, delusioni, logoramenti, evitamenti, fastidi, incomprensioni, equivoci; oppure in relazioni affini di dialogicità, disponibilità, riconoscimento, incontro, complementarità, mediazione, integrazione. In questo senso l’agire agapico supera le opposizioni relazionali nella direzione dello sviluppo di affinità relazionali.
Il modello di Prevenire è Possibile, si fonda su sette dimensioni di personalità individuale e collettiva idealtipica e le connette mediante le relazioni tra di loro. Sono così stati individuati sette idealtipi di religiosità: il ritualista, il militante, il ricercatore, l’emozionale, il convenzionale, l’intimista, il devoto. E’ stato somministrato il “Questionario di religiosità” a Cristiani con diverse confessioni - cattolici, ortodossi, valdesi, ecc. -, Ebrei, Islamici, Buddhisti, Spiritualisti post-moderni - es. New Age-, Atei ed appartenenti a diverse realtà associative, che sono stati invitati a scegliere tra i gruppi delle affermazioni circa la visione di Dio, il rapporto con Dio e la pratica della preghiera e sono state proposte affermazioni circa i sentimenti di opposizione verso le diverse religioni, compresa quella praticata dall’intervistato. L’obiettivo della ricerca è stato la comprensione delle ragioni psico-sociologiche dei conflitti religiosi. Si è verificato che le opposizioni relazionali interreligiose, possono evolvere mediante strumenti di counseling relazionale come la rassicurazione, l’incoraggiamento, l’illuminazione, il coinvolgimento emotivo, la tranquillizzazione, il sostegno e la conferma gratificante.
Il contributo della diplomazia pontificia alla costruzione di una nuova società internazionale
Carletti Anna, docente di Relazioni Internazionali presso l'Università Federale della Pampa (Unipampa). Ricercatrice Associata presso il Nucleo di Strategie e Relazioni Internazionali della Ufrgs (NERINT-UFRGS) e presso il Centro IBECAP di Rio De Janeiro.
Abstract
In questo articolo, sarà analizzata l´attività svolta dalla diplomazia della Santa Sede in ambito internazionale, principalmente durante i pontificati di Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, quando lo spirito modernizzatore del Concilio Vaticano II rivoluzionò l’agire internazionale della diplomazia della Santa Sede. Tale ricerca cerca di comprendere come la diplomazia pontificia abbia contribuito e può contribuire alla costruzione di una società internazionale più armoniosa, verificando se questo suo agire internazionale specifico è motivato da elementi tipici della modalità di relazionalità identificata come agire agapico.
Santana do Livramento (Brasile) e Rivera (Uruguay):
tra la tolleranza e l'agire agapico
Fabio Régio Bento Professore di Sociologia presso la facoltà di Relazioni Internazionali dell'Università Federale della Pampa (Brasile).
Quando pensiamo ad esperienze di frontiere, probabilmente ci vengono in mente esperienze di conflitti. In questo articolo, il sociologo brasiliano Fábio Régio Bento ci fa conoscere una esperienza diversa di frontiera, tra le città di Rivera (nord Uruguay) e Santana do Livramento (sud del Brasile). In questo luogo, frontiera non è un posto di passaggio, ma un territorio urbano binazionale di vita sociale integrata, permanente, caratterizzata dall´ integrazione come esercizio quotidiano di differenziazione.
L'agire agapico come categoria interpretativa per le scienze sociali
Silvia Cataldi - Dottore di ricerca in Metodologia della ricerca sociale, è stata assegnista di ricerca presso l’Università di Salerno e docente a contratto di Sociologia della devianza
L’agire agapico può essere un concetto utile alle scienze sociali? Se sì, quale genere di fenomeni può aiutare ad interpretare?
Queste le domande di partenza del seminario internazionale organizzato dal gruppo di studio Social-One, dal titolo “L'agire agapico come categoria interpretativa per le scienze sociali” che si è tenuto il 17 e 18 gennaio scorso a Castelgandolfo (Roma).
L’agire agapico come categoria interpretativa per le scienze sociali
Michele Colasanto - Gennaro Iorio
Il paper ha l’obiettivo di conferire all’agape la dignità di un concetto utile al lavoro interpretativo delle scienze sociali. In particolare gli autori definiscono un concetto che possa essere utilizzato nel lessico sociologico, sia nella prospettiva di una sociologia morale, cioè dell’analisi dell’agire sociale a partire dagli orizzonti ideali a cui i soggetti si ispirano, prospettiva di lavoro da cui parte Boltanski (2007), sia nell’analizzare atteggiamenti e comportamenti generali, non necessariamente espressi da membri di gruppi o soggetti di fede cristiana, nell’ipotesi che l’agape, al di là delle ascendenze di senso comune riferite all’esperienza religiosa (che comunque in sé non è irrilevante per la comprensione della società), è una possibilità fenomenologica, accanto alle molteplici logiche di espressioni del sociale, mai abbastanza evidenziata.
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