L'amore
al tempo
della
globalizzazione

 

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Il nuovo libro di Social-One a cura di: Vera Araújo, Silvia Cataldi, Gennaro Iorio.
Con contributi di: Luc Boltanski, Michael Burawoy, Annamaria Campanini, Axel Honneth, Paulo Henrique Martins.

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Intervento alla tavola rotonda interdisciplinare

Vittorio Pelligra[1]

Appunti per il seminario “Agire Agapico e Scienze Sociali”

1) Sul metodo

Tipizzazione delle modalità di relazione: immagini ad hoc? Una versione unificante?

Il problema della tipizzazione o della separazione delle modalità e delle logiche d’azione risiede principalmente nell’impossibilità o nell’estrema difficoltà dell’operazione di sintesi che dovrebbe fornire l’immagine descrittivamente adeguata del soggetto sociale (Mill, Pareto) [vedi citaz. Zarathustra].

Il problema principale con la visione di homo economicus risiede nel fatto che essa, invece, proprio a causa della difficoltà dell’operazione di sintesi, viene assunta come integrale o, nella migliore delle ipotesi, come capace di spiegare tutto ciò che è economicamente rilevante. La problematicità dell’aggregazione è venuta ormai meno.

Le visioni piu moderne, l’homo reciprocans (Fehr, Camerer et al.) rappresentano “sviluppi”, non tanto perchè affiancano una nuova modalità d’azione a quella dell’homo economicus, ma perchè integrano quest’ultima in un quadro piu generale, nel quale l’homo economicus rappresenta un caso particolare (azzerando i parametri). Questo implica uno sviluppo, perchè con un nuovo paradigma allargato, siamo in grado di spiegare non solo cose che prima erano inintellegibili, ma anche tutto quello che spiegavamo prima.

2) Su Boltanski

Nello Stato di pace si osserva la rinuncia allo scambio e all’agire utilitaristico. Ma l’agape non si confgura tanto come una ulteriore modalità d’azione da affiancare alle altre; essa e piuttosto un trascendentale (Coda), e puo essere vista come una “qualità generalissima” che può informare anche lo scambio o il calcolo. Anche il mercato, il luogo dello scambio anonimo e autointeressato, senza gratuita e incondizionalita non regge. Nella tradizionale visione di mercato di concorrenza perfetta, l’altro non conta, perche e un impersonale anonimo; solo ora si inizia a capire che questa proposta di immunizzazione (Esposito) non regge. Il peccato originale dell’economia e quello di essersi concentrata su rapporti uomo-cosa ed aver trascurato quelli uomo-uomo (Hirschleifer).

Guiso, Sapienza e Zingales, su fiducia e commercio internazionale, crescita e finanza.

L’assenza di “anticipazioni nell’interazione” riduce l’agape boltanskiana ad un comportamento puramente deontologico. Chi vorrebbe una fidanzata Kantiana?

L’altro non è oggetto, ma finalità, se non amiamo per amore dell’altro, l’amore e amor proprio. L’amore poi nasce come risposta suscitata anche solo dalla presenza silenziosa dell’altro, o dalla sua fiducia o dalla sua vulnerabilità.

Come puo, poi, acquistare senso un’azione, anche agapica, senza intenzione?

L’economia e ancor piu le neuroscienze sociali, mettono in evidenza che la relazione intersoggettiva si basa sul meccanismo di attribuzioni delle intenzioni, per cui la stessa azione puo essere letta in maniera anche molto differente a seconda delle intenzioni che gli attribuiamo. Sono le intenzioni che danno senso alle azioni. (Esperimento di MacCabe, Rigdon e Smith).

 

3) Oltre Boltanski

Giustamente si fa notare che: “l’amore e un’azione primaria che con la sua azione determina il proprio oggetto e lo crea come oggetto che prima dell’amore non esisteva. Allo stesso tempo colui che ama e diverso da quello che era precedentemente”. Questo è tipico, in misura differente, di ogni relazione sociale.

E’ quello che in economia si ottiene con (la difficilissima) endogenizzazione dei payoff… (esempio di S.Valentino). Nei rapporti fiduciari questa modificazione endogena e di tutta evidenza. Il fiduciante con il “dono sospeso” della fiducia rende diverso, più affidabile il fiduciario, che può, solo trasformandosi, godere del dono ricevuto L’amore eroico, isolato, non è sostenibile nel lungo periodo. Diventa sostenibile perchè l’amore suscita reciprocità ed allora crea le condizioni per un mutuo vantaggio. Il mutuo vantaggio, il benessere, non ne è la condizione scatenante, non ne è la ragione giustificante, ma l’esito inintenzionale. Non dono per ricevere, ma ricevo perche ho donato.

Il contratto, da Hobbes a Rawls, come fondamento della societa tende ad escludere gli outliers (crisi del welfare); l’assunzione di responsabilità per la vulnerabilità e la dipendenza degli altri, include e vivifica.

 

4) Agape ed istituzioni

Quale ruolo puo avere il contesto istituzionale nel favorire o ostacolare comportamenti mossi dall’agape? Credo che le istituzioni possano giocare un ruolo importante nel creare il codice di lettura condiviso delle azioni sociali ed in questo modo favorire o impedire il coordinamento verso azioni cooperative e conflittuali. Questa operazione di framing contribuisce, attraverso il coordinamento delle credenze circa il comportamento altrui all’ottenimento di equilibri sociali caratterizzati da differenti livelli di conflittualità. Virtù civiche, clima sociale, capitale sociale, norme sociali possono essere viste tutte come esempi di differenti processi di framing.

Una costituzione per furfanti spiazza ed erode le virtù civili (Frey). Ecco perché, se e vero che il mercato crea civiltà, come sostenevano gli illuministi scozzesi, è altrettanto vero che esso ha bisogno di un framing cooperativo, di civiltà, per poter fiorire nel suo senso proprio.

 

5) Linee di ricerca economiche

-         Beni relazionali

-         Felicità ed economia

-         Reciprocità e fiducia

-         Intenzioni ed intersoggettività

-         Nuovo welfare e Imprese Sociali



[1]Ricercatore di Economia Politica all’Università di Cagliari e docente in diversi master presso l’Università Milano-Bicocca e all’Università di Ginevra.

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Chiara Lubich

L'amore fraterno stabilisce ovunque rapporti sociali positivi, atti a rendere il consorzio umano più solidale, più giusto, più felice...

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